Questa non è un'intervista. Ermetika non ci parlerà di sé, saremo noi a raccontarvi qualcosa di ciò che sembra e qualcosa di ciò che realmente è. Ermetika è, ma non è solo una persona che scrive poesie, ha un progetto versatile e un'idea concreta. La sua ispirazione è passionale e performativa, poesia e poetica rinascono in un commisto di video e musica.

DIFFIDATE DALLE LIMITAZIONI - ERMETIKA SENZ'ARMATURA



Questa non è un'intervista. Ermetika non ci parlerà di sé, saremo noi a raccontarvi qualcosa di ciò che sembra e qualcosa di ciò che realmente è. Ermetika è, ma non è solo una persona che scrive poesie, ha un progetto versatile e un'idea concreta. La sua ispirazione è passionale e performativa, poesia e poetica rinascono in un commisto di video e musica.

Ermetika nasce e cresce al sud, in un piccolo paese provinciale vicino Napoli ma più vicino a Caserta. Il suo dialetto si sente, nonostante il trapianto nella Capitale. Un dialetto che tenta di farsi spazio e che è metafora della persona, che tenta anch'essa di assestarsi.

Quanti di noi sentono che, spesso, è l'aria che tira che ci disturba l'umore? e quanti si sentono costretti in questo? Molti scappano ed anche Ermetika l'ha fatto. È scappata per trovare un luogo in cui profumi nuovi potessero farle cambiare idea su quelli che aveva lasciato, come una fuga Proustiana non di scoperta ma di riscoperta. Ermetika fa sentire la sua voce, fa sentire i segni di una vera passione, dell'amore, delle proibizioni, della sofferenza e anche dell'insoddisfazione. Vuole creare qualcosa di più consistente, una poesia di cui si senta la forza e la volontà di venire fuori; un modo di esprimersi che vuole nutrire e nutrirsi con una poesia che sappia far assaporare e cogliere il momento. Questa energica progettualità si basa sul bisogno di sentire viva tutta l'umanità che ci appartiene, come l'amore o l'infelicità, o anche l'odio (ossimorico) di amare troppo e mai abbastanza.

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La sua poesia- performance (nel senso tardo latino di dare forma - performare) è insieme poetica, visualità, musicalità; un commisto corroso dalla voglia di non lasciare invecchiare un foglio tra le trame spoglie del tempo, un rigetto di colore contro il grigiume spento in cui si inabissa la memoria. Non si possono scordare il sapore dei baci scambiati nel vento o il profumo del gelsomino in fiore, quando hai incontrato il primo amore, poco fuori il campo della chiesa del paese.

Questa arte poetica vuole essere l'occhio che guarda la vita, quella vita che senti e vedi passare così velocemente che quasi non ti accorgi di quanto tempo viene sprecato e mai salvaguardato. È appassionante tutto questo indefinito che percorre Ermetika, come in un eterno chiedere a se stessa se forse, in un altro modo, sarebbe andata meglio o peggio. Ermetika ha riconosciuto che il silenzio esacerba la possibilità, reale e veritiera, di venire fuori per ciò che si è. Niente più silenzi, dice, solo pensieri vivi, che non vogliono tacere ancora, perché non possono tacere più.

Ermetika è nel suo piccolo angolo e ci invita a scoprirlo, ci invita a provare. E a voi, va di entrare?


[Ermetika]



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