Meraviglia. Quando agli sopiti dell’Ischia Film Festival è stato chiesto di descrivere il festival con una parola la maggior parte di essi ha risposto: meraviglia.

Da Oliver Stone a Barbara Bouchet: l'Ischia Film Festival torna in presenza per la 19esima edizione


Meraviglia.

 

Quando agli sopiti dell’Ischia Film Festival è stato chiesto di descrivere il festival con una parola la maggior parte di essi ha risposto: meraviglia.

È ritornato, dopo un anno di attese, il Festival del cinema trai più amati da pubblico ed esperti del settore; un appuntamento che segna lo storico ritorno in presenza dei grandi eventi culturali dopo la lunga interruzione per la pandemia.

Un ritorno che sta facendo sognare perché grazie alla presenza di artisti come Oliver Stone, uno tra i registi che più hanno segnato gli ultimi quarant’anni di cinema, e Alexander Sokurov, Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia con “Faust” nel 2011. E ancora: Allan Starski, scenografo premio Oscar per “Schindler’s List” e la bellissima Barbara Bouchet.

“Il ritorno di ospiti di caratura internazionale all'Ischia Film festival è un importante segnale di ripartenza per un settore profondamente scosso dall’inattività forzata degli ultimi mesi e, in generale, per l’intero Paese, che riparte con ottimismo riappropriandosi delle libertà perdute e della fruizione diretta dell'arte, in una cornice di assoluto splendore”, sottolinea il patron della manifestazione, Michelangelo Messina.

Ospiti internazionali, piattaforma digitale per poter arrivare a tutti e l’immancabile Convegno Internazionale sul Cineturismo, che stavolta ha indagato su un tema particolarmente attuale: come riformulare le attività ora, dopo che restrizioni e distanziamenti richiesti dalla pandemia hanno aumentato le opportunità digitali ma sfilacciato e modificato il legame con i territori.

Full di pietre preziose per un Festival che ogni anno trasmette grandi emozioni. Un Festival che non punta ad essere solo una passerella o un passaggio di star sotto i riflettori ma che vuole lasciare il segno come da 19 anni a questa parte. Un festival fatto da persone che amano questo festival, su tutti Michelangelo ed Enny, e che farebbero di tutto pur di realizzare qualcosa di straordinario.

Con la consueta formula, volta a celebrare il connubio tra cinema e location, l’Ischia Film Festival propone - nel pieno rispetto delle normative anti Covid - ogni sera una doppia proiezione introdotta da incontri con gli autori, in presenza, nelle tre suggestive sale all’aperto nel Castello Aragonese (in Piazza d’armi, nella terrazza della casa Del Sole e alla Cattedrale dell’Assunta).

In particolare, la selezione 2021 conta 96 opere tra finzione e documentario, di cui 48 in concorso e 48 fuori concorso, provenienti da 42 paesi, in un eterogeneo affresco in grado di toccare temi di stretta attualità, dall’ambiente alla violenza di genere, passando per l’impegno sociale, le rivisitazioni storiche e riflessioni intimiste.

Tra i protagonisti la bellissima Barbara Bouchet (premiata con l’Ischia Film Award) che con Marco Bocci e Toni D’Angelo hanno accompagnato la proiezione di “Calibro 9”.

Donna ironica e brillante, Barbara Bouchet, salutata con affetto dal nutrito pubblico del Festival, conta un centinaio di film da protagonista, e confessa, però, di essere attrice mancata de “Il giardino dei Finzi Contini” di Vittorio De Sica.

“Tra i miei film preferiti c’è ’Valeria dentro e fuori’ di Brunello Rondi. In quel film non ero truccata, non ero bella ed ero pazza”. Non manca qualche rimpianto. “Mi sono scappati un paio di registi con cui avrei voluto lavorare. – confessa - Visconti ad esempio, e Vittorio De Sica. Con lui feci anche un provino per ‘Il giardino dei Finzi Contini’, ma ero così nervosa che tremavo, sudavo. Mi feci fregare dall’emozione e non venni presa”.

Tra gli ospiti che hanno incassato premi prestigiosi, oltre alla Bouchet, anche Allan Starski, premio oscar per il film Schindler’s List. Tra gli ospiti attesissimi anche Oliver Stone, che ha diretto pellicole celebri come "Platoon", "Assassini nati", "Wall Street", "Nato il quattro luglio", "JFK - Un caso ancora aperto" e "Gli intrighi del potere", vincendo tre Oscar e quattro Golden Globe. Mercoledì 30 giugno riceverà il Premio alla carriera incontrando il pubblico alla cattedrale dell'Assunta per poi lasciare spazio alla proiezione del suo "Ogni maledetta domenica", film del 1999 con un cast stellare, capitanato da Al Pacino.

Un’allure internazionale ammanterà anche la serata al chiaro di luna di venerdì 2 luglio, dedicata al talento di Alexander Sokurov, che riceverà il Premio alla Carriera IFF 2021, prima della proiezione del suo capolavoro “Arca russa”, un unico piano-sequenza di circa novanta minuti in cui lo sguardo in soggettiva della macchina da presa percorre diverse epoche storiche in un viaggio metafisico e onirico. A seguire “Admiral Tchumakov”. Sabato 3 luglio il gran finale del festival, con la cerimonia di premiazione delle opere vincitrici alla Cattedrale dell’Assunta.

“In attesa di poter festeggiare definitivamente liberi il ventennale nel 2022 – aggiunge Messina – siamo riusciti ad organizzare un’edizione del Festival che, malgrado le restrizioni della pandemia, tiene alto il vessillo di uno degli eventi di punta del panorama nazionale e internazionale, a sostegno degli autori e delle loro opere, celebrando in particolare il graditissimo ritorno degli ospiti internazionali”.

Il Festival, in programma fino a sabato, abbraccia anche una sezione online sulla piattaforma digitale ischiafilmfestivalonline.it, dove sono visibili tutte le proiezioni fuori concorso e una selezione delle opere in concorso. Alle proiezioni in presenza si accede acquistando biglietto nominale con posto assegnato, presso l’infopoint al Piazzale Aragonese ad Ischia Ponte, o in prevendita (info e programma completo su www.ischiafilmfestival.it).

Chapeau all’Ischia Film Festival, ai suoi organizzatori, alla sua forza lavoro, ai suoi ospiti e alla sua inimitabile location!

[Roberta Buonpane]



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